Molti insegnanti utilizzano diverse modalità per assegnare il punteggio ottenuto in una prova, come ad esempio scale di valutazione qualitative o un sistema di punti. Per calcolare il voto ottenuto, tuttavia, devi prima determinare la percentuale di risposte corrette che hai dato nel test. Per fare ciò, è necessario conoscere il numero totale di domande presenti nella prova e quante risposte corrette hai fornito.
Una volta raccolti questi dati, è possibile utilizzare un’equazione matematica semplice per trovare la percentuale e, successivamente, convertirla in una valutazione numerica. Potrebbe essere utile sapere quale sistema di valutazione utilizza il tuo insegnante per poter determinare il modo corretto di calcolare il voto e presentare il risultato in modo appropriato.
Conteggio del numero di risposte esatte
Quando si affrontano esami o test, è importante conoscere il numero di risposte esatte per valutare le proprie prestazioni. Per fare ciò, è possibile calcolare il numero di quesiti a cui si è risposto correttamente e usarlo come numeratore di una frazione.
Calcolo del numeratore della frazione
Se tutte le domande hanno lo stesso valore, il numeratore della frazione sarà uguale al numero di quesiti a cui si è risposto correttamente. Ad esempio, se sono state date 26 risposte esatte su un totale di 30 domande, il numeratore sarà 26/.
Tuttavia, se alcune domande hanno un peso maggiore rispetto ad altre, il numeratore della frazione corrisponderà al punteggio totale ottenuto. In questo caso, è necessario sommare i punti di tutte le risposte corrette per ottenere il valore del numeratore.
Calcolo del denominatore della frazione
Il denominatore della frazione corrisponde al numero totale di domande che compongono l’esame o al punteggio massimo ottenibile. Ad esempio, se l’esame è composto da 30 domande, il denominatore sarà 30/.
Verifica della frazione
Per verificare che la frazione sia stata impostata correttamente, è necessario assicurarsi che il numeratore rappresenti il numero di risposte esatte o il punteggio totale ottenuto, mentre il denominatore corrisponda al numero totale di domande che compongono l’esame o al punteggio massimo ottenibile. In questo modo, sarà possibile valutare le proprie prestazioni in modo accurato.
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Calcolare il voto percentuale dell’esame
Per calcolare il voto percentuale dell’esame è necessario utilizzare una calcolatrice e seguire alcune semplici operazioni.
Divisione del numeratore per il denominatore
Prima di tutto, è necessario dividere il numeratore della frazione (ovvero il numero di risposte esatte o il punteggio totale ottenuto) per il denominatore (ovvero il numero totale di domande che compongono l’esame o il punteggio massimo ottenibile). Ad esempio, considerando la frazione 21/26, si può digitare 21 ÷ 26 sulla calcolatrice per ottenere il valore del quoziente, che in questo caso è 0,8077.
Moltiplicazione per 100
Successivamente, è necessario moltiplicare il quoziente ottenuto per 100 per ottenere il valore percentuale. Ciò può essere fatto utilizzando la calcolatrice oppure spostando la virgola di due posizioni verso destra. Nel nostro esempio, 0,8077 moltiplicato per 100 corrisponde a 80,77, quindi il voto percentuale è del 80,77%.
Interpretazione del voto
È importante tenere presente che la valutazione finale del voto dipende dai criteri di giudizio dell’insegnante. In base alle sue modalità di valutazione, il voto ottenuto potrebbe essere considerato un 8 o un 8+.
Conoscere la scala di voti
Per valutare le proprie prestazioni in modo accurato, è necessario conoscere la scala di voti adottata dall’istituto o dall’università che si sta frequentando. Tali informazioni possono essere reperite nella guida dello studente del corso, nella dispensa fornita dal professore all’inizio dell’anno accademico o richiedendole direttamente in segreteria.
Scala dei voti in Italia
In Italia, la scala dei voti scolastici è espressa in decimi, dove 0 rappresenta il minimo e 10 il massimo ottenibile. Nel sistema universitario, invece, i voti degli esami sono espressi in trentesimi, dove 18 rappresenta la sufficienza.
Scala dei voti anglosassone o americano
Tuttavia, non è raro che alcune istituzioni adottino il sistema di voti anglosassone o americano, dove un voto pari ad “A” rappresenta il massimo e “F” il minimo. In questo sistema, “B” e “A” sono considerati buoni voti, mentre “D” rappresenta la sufficienza minima, ma non è sufficiente per accedere a scuole o università prestigiose.
Corrispondenza tra voti e percentuali
Per interpretare correttamente il proprio voto, è utile conoscere la corrispondenza tra voti e percentuali.
- Una “A” si ottiene con un punteggio percentuale compreso fra il 90 e il 100%. Quando il risultato è pari o maggiore del 94%, si ottiene una A piena, mentre con un 90-93% si ottiene una “A-“. In scala decimale, si ottiene un 10 con un punteggio percentuale compreso fra il 95 e il 100% oppure un 9 con un risultato fra il 90 e il 94%.
- Una “B” corrisponde a una percentuale compresa tra l’80 e l’89%. Quando si raggiunge almeno l’87%, si può aspirare a una “B+”, mentre con un valore di 83-86% si guadagna una “B” piena. Quando il valore è di 80-82%, il voto è “B-“. In scala decimale, si ottiene un 8 pieno con un risultato di 80-84% e un 8+ con una percentuale di 85-89%.
- Una “C” si ottiene con un risultato percentuale compreso fra il 70 e il 79%. Quando il dato percentuale è pari o superiore a 77%, si considera “C+”. Una “C” piena è uguale a un valore del 73-76%, mentre un punteggio di 70-72% dà diritto a “C-“. In scala decimale, si ottiene un 7+ con un punteggio pari almeno al 75%, mentre con un risultato compreso fra 70 e 74% si ha diritto a un 7.
- La “D” si guadagna con una percentuale dal 60 al 69%. Quando si raggiunge un esito pari
Fonte: Esame_di_maturità_in_Italia
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